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Psicologia e scienza della magia

GustavKuhnSembra una contraddizione in termini: la scienza della magia. Invece, se ci pensiamo, la magia, in senso illusionistico, è stata ed è una delle principali pratiche empiriche volte ad ingannare, sorprendere e manipolare la mente umana. Per fare questo, la magia ha dovuto inventarsi tutta una serie di accorgimenti, trucchi, forzature percettive, cognitive e comportamentali, che oggi risultano di massimo stimolo ed interesse tanto per la psicologia che per le neuroscienze.

L’immagine che vedete in basso è un esempio di come il cervello ci inganna. I cerchietti rossi sembrano muoversi e sopraelevarsi rispetto allo sfondo nero. Uno dei settori di ricerca in rapido sviluppo, anche grazie alle conoscenze acquisite in neuroscienze, psicologia cognitiva, psicologia della percezione, nonché attraverso le tecniche di visualizzazione dell’attività del cervello (neuroimaging), è quella che studia in base a quali principi i trucchi magici funzionano da centinaia di anni. Uno degli scienziati più attivi in questo senso è lo psicologo, nonché mago professionista, Gustav Kuhn (Department of Psychology, Goldsmiths University of London). Ma il suo percorso professionale non è andato dalla psicologia verso la magia, bensì l’inverso. E’ stato proprio il fatto di essere mago professionista, diventando abile nel manipolare la percezione e le convinzioni degli spettatori, che ha spinto Kuhn a indagare i misteri della mente umana.

Per secoli e secoli i maghi hanno creato, inventato e perfezionato trucchi magici di successo. Adeguandosi e facendo uso delle tecnologie disponibili nelle varie epoche storiche. Oggi assistiamo all’affermazione non solo del mago che usa le conoscenze scientifiche e realizzazioni tecnologiche attuali, ma pure della figura dello scienziato-mago, come può essere Gustav Kuhn, CaroFaggiOKcoautore, tra l’altro tra i migliori lavori sperimentali in questo campo. Si tratta, se vogliamo, di un riavvicinamento tra magia e scienza, dove la magia dichiara però apertamente di utilizzare trucchi e inganni che sfruttano il modo di funzionare della mente e come il nostro cervello percepisce il mondo esterno. E’ convinzione corrente che i maghi professionisti sappiano di più riguardo certi meccanismi percettivi, oltre alla manipolazione delle convinzioni e le fallacie della memoria, di molti psicologi da laboratorio. Proprio perché la conoscenza del mago si realizza, si evolve e si perfeziona, per prove ed errori, sul campo, a contatto con i suoi simili. Non certo su cavie da laboratorio. La conoscenza del mago è stata per secoli empirica, oggi poggia e si avvale di solide basi scientifiche. Un altro esempio in questo senso è Carlo Faggi, mago professionista, tra i maggiori esperti mondiali, nonché inventore e creatore eccelso, di illusioni ottiche. E questo scambio tra magia e scienza sta diventando sempre più proficuo e interessante per ambo le parti.

«La magia –  dice Gustav Kuhn – è una delle forme d’arte più antiche, e per secoli prestigiatori hanno creato illusioni dell’impossibile, distorcendo la percezione e i pensieri. I progressi in psicologia e neuroscienze offrono nuove intuizioni sul perché le nostre menti sono così facilmente ingannate. Personalmente esploro alcuni dei meccanismi che sono coinvolti nella magia. La magia è più di un semplice inganno. La magia funziona perché i nostri limiti psicologici sono così contro-intuitivi al punto di essere maggiormente disposti ad accettare una interpretazione magica piuttosto che riconoscere tali limitazioni».

Presentando uno dei dei suoi corsi, tenuto alla fine dello scorso gennaio ed organizzato dalla Oxford University Psychology Society (The Science of Magic: Why Magic Works), Gustav Kuhn ha detto: «In questo corso esploreremo alcuni dei principi utilizzati dai maghi per falsare la vostra percezione. Ad esempio, vedremo come i maghi utilizzano la misdirection per manipolare la vostra attenzione, impedendovi, di conseguenza, di notare le cose, anche se potrebbero essere proprio CerchiMagicidavanti ai vostri occhi. In alternativa, i maghi possono manipolare le aspettative circa il mondo e quindi influenzare il modo di percepire gli oggetti. Possono anche farvi vedere cose che non sono necessariamente lì. A prima vista, la nostra predisposizione a essere ingannati dal gioco di prestigio potrebbe essere interpretato come una debolezza della mente umana. Tuttavia, contrariamente a questa credenza popolare, voglio dimostrare che questi “errori” rivelano la complessità della percezione visiva e sottolineano l’ingegnosità della mente umana».

Il mago allena per anni e anni, tutti i santi giorni, la sua mente, le sue mani, tutto il suo corpo, a fare cose che la gran parte di noi, abitualmente, non si sogna di fare. Proprio come un grande artista, un allenato sportivo di successo, il mago riesce a compiere prodigi che rivelano quanto la mente umana sia complessa e variegata. Più che la predisposizione all’inganno della nostra mente, la magia rivela che il nostro cervello si è evoluto per emozionarsi e sorprendersi. Che poi è la base delle sviluppo culturale in generale, e della ricerca scientifica in particolare. Per questo magia e scienza sono così vicine e, in fin dei conti, imparentate.

Il generoso sito di Gustav Kuhn ricco di informazioni e materiali scientifici sulla scienza e psicologia della magia 

Il sito di Carlo Faggi (in arte Mago Fax) – in rete sono inoltre reperibili suoi filmati, lezioni, conferenze

Servizio di Voyager sulle illusioni ottiche (o “visive” come lui preferisce definirle) create da Carlo Faggi

Il primo e per ora unico testo tradotto in italiano su psicologia e neuroscienze della magia: I trucchi della mente (Codice Edizioni), recensito dallo psichiatra, saggista e studioso di illusionismo e psicologia dell’inganno Matteo Rampin 

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