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La morale dei bambini


Sulla rivista Internazionale (9/15 luglio) è comparso un interessante articolo redatto da Paul Bloom su una serie di studi fatti da vari ricercatori sulla morale dei bambini (“La morale dei bambini”, tratto da The New York Times Magazine). In sintesi se ne deduce che i bambini possiedono alcuni fondamenti morali: la capacità e la propensione a giudicare le azioni degli altri, un certo senso di giustizia, una reazione istintiva all’altruismo ed alla cattiveria.

Indipendentemente da quanto siamo intelligenti, se non partissimo con questo apparato di base, non saremmo altro che agenti amorali che perseguono brutalmente il loro interesse personale. Ma le capacità che abbiamo da bambini sono molto limitate. Sono le riflessioni razionali che fanno di una moralità veramente universale ed altruistica  il modello al quale la nostra specie può aspirare.

La moralità in sostanza è una sintesi di biologia e cultura, di innato, scoperto ed inventato…e non è  causata, come ha scritto Dinesh D’Souza, dalla “voce di dio nella nostra anima” .

Musica e cervello del bambino


Ci voleva Pediatrics, rivista internazionale di ricerche pediatriche, per ricordarci quanto è importante la musica, in particolare Mozart, per lo sviluppo dell’infante. Anzi, addirittura del nascituro.

Incubatrice, cure mediche specialistiche e amore dei genitori – dice la nota d’agenzia. Con l’aggiunta di qualche nota firmata da Wolfgang Amadeus Mozart. Ecco la ‘ricetta’ per far crescere di più e più velocemente i bimbi nati prematuri, secondo un team dell’università di Tel Aviv.Trenta minuti di musica mozartiana in un’unica sessione giornaliera sembrano dunque un ‘toccasana’ per i bebè che vengono alla luce troppo presto, come dimostrano le analisi effettuate su un campione di neonati. L’effetto osservato sembra quello di un profondo rilassamento del bebé, che spende meno energia e ha quindi bisogno di una quantità minore di calorie per crescere rapidamente. Gli esperti se ne sono resi conto misurando la spesa energetica dei bambini prima e dopo l’ascolto delle opere di Mozart per mezzora e confrontandola con quella osservata quando erano a riposo. Effettivamente, dopo aver ascoltato la musica, i bambini diminuivano la quantità di energia spesa, un meccanismo che facilita la crescita. “Al contrario di Beethoven, Bach o Bartok – osservano Dror Mandel e Ronit Lubetzky, autori dello studio che appare sul sito dell’ateneo israeliano – Mozart ha prodotto melodie altamente ripetitive. Queste consente ai centri di ‘organizzazione’ – conclude la nota d’agenzia – della corteccia cerebrale di lavorare meglio. Ma ci sarà bisogno di approfondimenti scientifici per verificare questa ipotesi”.

Filippo Massara, ricercatore degli effetti del suono sul cervello, profondo conoscitore dei benefici della musica sullo sviluppo complessivo del bambino e, in generale, anche sul sistema nervoso centrale e periferico in ogni età della vita, lo va affermando da qualche decennio. Collaborando, tra l’altro, da anni con pediatri, neonatologi e ostetrici. Massara, frequentatore di questo blog, ha pure messo a punto una metodica: il grembo armonico. Frutto di almeno 30 anni di studi, ricerche, pubblicazioni, collaborazioni con medici, psicologi e neuroscienziati, da parte di Filippo Massara. Tutto ciò Massara l’ha detto, comunicato in convegni, scritto, pubblicato online, insegnato nei suoi corsi, ben prima di Oliver Sacks e di tutti coloro che oggi discettano sull’argomento. Ma, more solito, nemo profeta in patria.