Correre fa bene. Anche senza esagerare. È questa la sintesi di un nuovo studio in cui si evidenzia che anche due o tre sessioni di corsa alla settimana, mezzora per volta, può diminuire il rischio di morte prematura del 25-40% e fa vivere almeno tre anni in più dei non corridori. Correre, dicono gli autori di questo studio, è una attività popolare e conveniente per il tempo libero. E i benefici non si limitano solo a scongiurare il rischio di mortalità o allungare la durata della vita, ma si estendono alla migliore qualità di vita nel quotidiano. Non c’è bisogno di fare maratone. Qualche corsetta tranquilla la settimana. Il top sarebbe per complessive due ore a settimana. Anche perché il vantaggio maggiore sulla longevità è stato visto in persone che correvano e facevano altre attività fisiche: il rischio di morte prematura, in questo campione di popolazione, si è ridotto di un bel 43 per cento. Nonostante che correre, a quando evidenziato da questa ricerca, farebbe meglio di altri sport, come ad esempio la bicicletta.
«Oltre alla aspettativa di vita», spiega Angelique Brellenthin coautrice dello studio del Dipartimento di scienze motorie della Iowa State University, «l’attività fisica regolare ha portato a una vita migliore, con una migliore funzione fisica e cognitiva, aggiungendo volume alla materia grigia nell’ippocampo e alla corteccia prefrontale del cervello. Con un potenziale abbassamento della “mortalità correlata alla malattia neurologica “».
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