David Perlmutter, neurologo, è direttore medico del Perlmutter Health Center (Naples, Florida), professore presso l’Institute for Functional Medicine (Federal Way, Washington) e presso University of Miami, Miller School of Medicine (Miami, Florida). Molto attivo in rete e come saggista, un paio di suoi libri sono usciti anche in italiano.
Intervistato sull’ultimo numero di Alternative and Complementary Therapies, alla domanda «Nel corso delle nostre vite, quanto della salute del cervello è in nostro potere?», David Perlmutter risponde:
«Abbiamo un grande potere. Molti di noi sono cresciuti in un momento di determinismo genetico e hanno dovuto lavorare basandosi sulla dicotomia “natura-contro-cultura” che pone l’interrogativo : “Siamo il prodotto dei nostri geni o dei nostri ambienti?”.
«Ma ora ci rendiamo conto che la nostra salute e la longevità effettivamente rappresentano una bella danza tra natura e cultura. Non è una o l’altra. La nostra salute si basa sulle scelte che facciamo interagire con le nostre predisposizioni genetiche. Infatti, oltre il 70% dei geni che codificano per la salute e la longevità sono sotto controllo epigenetico. E’ un concetto potente. Vale a dire che attraverso le nostre scelte di vita, abbiamo la notevole capacità di controllare la trascrizione di quegli stessi geni che si occupano di salute e longevità, compresa la salute del cervello».
Nostro commento: è solo lontanamente immaginabile lo scenario che l’epigenetica ci pone di fronte. E’ anche facile farsi prendere dall’entusiasmo e dalla fantamedicina, ritenendo che in condizioni mediamente normali la salute e il benessere siano in gran parte nelle nostre mani. Dipendenti dalla nostra volontà e dalle nostre scelte di vita. Non soltanto rispetto all’alimentazione, alle cure, all’attività fisica o agli stili di vita in generale. Ma pure rispetto alle attività mentali che scegliamo di coltivare. Le persone che scegliamo di frequentare. Gli studi. L’allenamento cognitivo. E tutto ciò che può arricchire e ampliare le nostre reti neuronali.
Altrettanto dicasi per le future madri e i bimbi in gestazione. Dalle scelte alimentari, psicologiche e ambientali delle madri, dipenderà una parte del destino epigenetico dei nascituri. Che successivamente sarà comunque risultante dalla sommatoria geni più ambiente. In ogni momento, per tutto l’arco della vita. In modo più potente in certe fasi “finestra”, meno in altre, ma comunque interagente. Sia ambiente esterno che interno. Sia fatti fisici che eventi mentali. E’ bello chiamarla “danza” tra geni e ambiente, come fa David Perlmutter. E’ però fondamentale fare tesoro degli insegnamenti e delle indicazioni dell’epigenetica, con equilibrio e senso della misura. Senza farsi prendere da ansie rispetto a cose irrealizzabili ed elucubrazioni da fantamedicina.
Fonti:
Libri di David Perlmutter in italiano
Sito ufficiale David Perlmutter
Vedi anche il post precedente: “Epigenetica, ambiente e malattie. Intervista ad Andrea Fuso”.
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