Anche i fumetti si sono convertiti al “quantico”. Martin Mystère di questo mese pare fare intendere che un “cervello quantico” sia il prerequisito per indovinare le carte Zener (le vetuste carte usate per i vecchi esperimenti parapsicologici, oggi impiegate pure dai mentalisti per i loro trucchi illusionistici). Ma che significa “cervello quantico” riferito ai poteri ESP? Nulla di nulla. Il tentativo di spiegare l’inspiegato con l’indimostrato. Occam potrebbe prendervi a rasoiate.
Ma siccome l’aggettivo “quantico” ce lo troviamo ormai in ogni dove, a quando la “pizza quantica”, o un “menu quantico”, una “mutanda quantica”, un “ballo quantico”, una musicale “quantic band”? Scopro del resto ora che esiste una “Quantic Soul Orchestra” e pure la “Quantic Music”.
Per fortuna Alfredo Castelli, l’ideatore di Martin Mystère, nella sua consueta rubrica finale in cui spiega da dove derivano le idee della storia a fumetti, riguardo il “cervello quantico” dice: «Da questa ipotesi, non provata e al centro di forti controversie, sono scaturite visioni fantasiose secondo le quali il cervello può acquisire facoltà come quelle descritte nel fumetto, e magari persino la capacità di comprendere in un istante come funziona la fisica quantistica. Beh, forse stiamo esagerando!». Infatti. Per la cronaca: non esiste un solo, seppure misero, lavoro scientifico sul cosiddetto “cervello quantico”, né tantomeno sulla “medicina quantica” o “quantistica” che dir si voglia.
Vedi anche: Medico quantistico? Ti pago in quanti!
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Sulla fisica quantistica se ne raccontano tante. Il più delle volte, panzane. Fidando sul fatto che la maggior parte ne capisce poco o nulla. Quindi fa un atto di fede. Sulle paroline magiche della nuova fisica (una per tutte, entanglement). Accomunate alle esigenze di sempre: stare bene, fare i soldi, avere successo. Il cervello quantico. Cambia la tua vita con la quantistica. Influenza la realtà con la mente quantica. Sì, come no. E poi, ancora. Medicina quantistica. Psicoterapia quantica. Diagnostica quantica. Salame ai quanti.
coniugare la conoscenza della hard science con percorsi millenari delle culture tradizionali. Senza però mai banalizzare, come in tempi recenti. Ecco perché, dietro le mie insistenti e incalzanti domande, ho ulteriormente compreso che la biologia, la medicina, le neuroscienze e soprattutto le terapie “quantistiche”, al momento, sono solo speculazioni intellettuali. Spesso palle. Affascinanti, ma palle. Non esiste uno straccio di lavoro scientifico che coniughi la medicina, ma neppure la biologia molecolare, alla fisica quantistica. Lo fanno gli omeopati, per giustificare le cure omeopatiche. Ma se vogliono accordare credito scientifico alla loro pratica terapeutica, così facendo, aggiungono errore ad errore. Nulla esclude che esiteranno in futuro discipline e magari terapie che si avvarranno delle conoscenze quantistiche, dice Shantena, ma oggigiorno abbiamo compreso poco, con grosse difficoltà cognitive, come la dimensione quantistica operi a livello ultramicroscopico, figuriamoci a livello macro. Delle cellule. Dell’organismo umano, dei suoi apparati, della struttura e delle connessioni del cervello.