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Medico quantistico? Ti pago in quanti!


Shantena-Augusto-SabbadiniSulla fisica quantistica se ne raccontano tante. Il più delle volte, panzane. Fidando sul fatto che la maggior parte ne capisce poco o nulla. Quindi fa un atto di fede. Sulle paroline magiche della nuova fisica (una per tutte, entanglement). Accomunate alle esigenze di sempre: stare bene, fare i soldi, avere successo. Il cervello quantico. Cambia la tua vita con la quantistica. Influenza la realtà con la mente quantica. Sì, come no. E poi, ancora. Medicina quantistica. Psicoterapia quantica. Diagnostica quantica. Salame ai quanti.

Grazie all’amico Maurizio Rosenberg Colorni – ideatore, fondatore, direttore, ma soprattutto anima, della gloriosa  e rimpianta casa editrice Red – ieri sera ho partecipato a una conversazione ristretta con il fisico e sinologo, Shantena Augusto Sabbadini. Lo avevo incontrato parecchi anni fa, Shantena, in veste di consulente scientifico alla Fondazione Eranos, in Svizzera, ad Ascona. Il luogo in cui sono transitati e si sono confrontati tra loro personaggi come Jung, Rudolf Otto, Mircea Eliade, Karl Kerényi, Erich Neumann, Adolf Portmann, Daisetz Teitaro Suzuki e molti altri. Dalle trascrizioni di quegli incontri erano nati i Quaderni di Eranos, editi in Italia dalla casa editrice Red. Così mi ero recato a Eranos,  dietro suggerimento di Maurizio Rosenberg Colorni, per intervistare Rudolf Ritsema che, dopo una vita di studi sul Libro dei Mutamenti, aveva pubblicato, con l’allievo fisico-sinologo Sabbadini, la nuova edizione dell’I Ching.

Tornando a ieri sera e alla fisica quantistica, è sempre una esperienza profonda, ricca, pacificante, ascoltare la generosa conoscenza condivisa di Shantena Augusto Sabbadini. Un diamante della cultura anni Sessanta del secolo scorso, che seppe Pellegrinaggiconiugare la conoscenza della hard science con percorsi millenari delle culture tradizionali. Senza però mai banalizzare, come in tempi recenti. Ecco perché, dietro le mie insistenti e incalzanti domande, ho ulteriormente compreso che la biologia, la medicina, le neuroscienze e soprattutto le terapie “quantistiche”, al momento, sono solo speculazioni intellettuali. Spesso palle. Affascinanti, ma palle. Non esiste uno straccio di lavoro scientifico che coniughi la medicina, ma neppure la biologia molecolare, alla fisica quantistica. Lo fanno gli omeopati, per giustificare le cure omeopatiche. Ma se vogliono accordare credito scientifico alla loro pratica terapeutica, così facendo, aggiungono errore ad errore. Nulla esclude che esiteranno in futuro discipline e magari terapie che si avvarranno delle conoscenze quantistiche, dice Shantena, ma oggigiorno abbiamo compreso poco, con grosse difficoltà cognitive, come la dimensione quantistica operi a livello ultramicroscopico, figuriamoci a livello macro. Delle cellule. Dell’organismo umano, dei suoi apparati, della struttura e delle connessioni del cervello.

Se volete un po’ di sana speculazione filosofica sulla fisica quantistica, ben fatta, senza strabordare, leggetevi il libro di Sabbadini: Pellegrinaggi verso il vuoto. Ripensare la realtà attraverso la fisica quantistica. E, se vi appassionate, date un’occhiata al suo ricco, altrettanto generoso, sito. Oltre alle sue lezioni e conferenze, in italiano e in inglese, in rete.

Sito ufficiale di Shantena Augusto Sabbadini