Gli effetti dell’attività fisica aiutano a prevenire i tumori anche in età avanzata. Lo conferma uno studio della Vermont University su oltre 17 mila uomini in un arco di più di 20 anni. Le conclusioni che verranno presentate al congresso annuale di oncologia americana (ASCO) sono tutte a favore di un effetto “scudo” prolungato nel tempo: in particolare fra gli uomini che, arrivati a 50 anni in buona forma fisica, hanno mantenuto una attività sportiva, le probabilità di sviluppare il cancro erano più basse del 68 % in generale e del 38 % specificatamente per i tumori del colon retto.
Anche il rischio cardiovascolare parallelamente diminuiva del 23 %. Per quanto riguarda invece una alimentazione priva di zuccheri e carboidrati raffinati lo studio EPICOR su 44.000 soggetti in 22 centri di rilevamento ha dimostrato una ridotta incidenza di danni cardiovascolari con riduzione fino all’87 % di ictus!
Personalmente essendo ormai un giocatore di golf ormai master (sopra i 70 anni) guardo con attenzione nel mio circolo deliziosi vecchietti (old old) che si sparano 18 buche a piedi su campi intrisi di pioggia senza alcuna fatica. Per quanto riguarda l’alimentazione, se consideriamo che l’esame PET per diagnosticare un tumore si esegue con glucosio radio marcato l’idea di stare lontani dagli zuccheri non è poi così peregrina.
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Quando abbiamo proposto in Italia il testo dei Simonton ” Getting Well again”- (Stare Bene Nuovamente: una guida per pazienti oncologici ,familiari e medici )-, abbiamo delineato dei programmi alimentari che escludono tassativamente zucchero e alimenti di alto contenuto glicemico. Abbiamo osservato nelle persone all’interno del nostro programma di ricerca ” Oncologia relazionale” che coloro che seguivano determinati l’esclusione dei zuccheri presentavano non soltanto una maggior capacità di discernimento e quindi maggiori possibilità di autonomia decisionale ma anche una miglior risposta alle prescrizione terapeutiche.
Negli ultimi trenta anni tutte le persone che richiedono una loro partecipazione nelle nostre ricerche sulle loro patologie sono invitate ad ELIMINARE lo zucchero e a partecipare ad attività fisiche di tipo aerobico indipendentemente dalla loro età. Questo rende molto fluido il processo di risanamento delle loro disponibilità emotive e facilita enormemente la gestione degli stress, che a nostro parere gioca un ruolo determinante nell’eziologia delle malattie.