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Il serpente dal muso di porco

Sto leggendo un bel libro del neuroscienziato Derek Denton dal titolo “Le emozioni primordiali” ed a proposito di intelligenza animale  descrive il comportamento di un serpente noto come “dal muso di porco”. Questo rettile quando incontra sul suo cammino un umano comincia ad urlare, stridere, salivare, sudare,  gonfiarsi, farsi la cacca addosso e poi rimanere stecchito…fino a che l’ umano non si è allontanato. Geniale!

25 Risposte

  1. mi assomiglia un pò!

    • Non esageri non può essere così brava come il nostro amico rettile, è la neocorteccia che non lo permette.

  2. Enzo, la paura gioca brutti scherzi! Il serpente dal muso di porco (una allusione al virus-serpente…suino?!) ottiene il suo scopo, allontana l’umano ma ci lascia le scaglie. Dato che Derek Denton parte dall’intelligenza animale per interpretare quella umana, potremmo dire che spesso il nostro cervello rettiliano (paure primordiali, reazioni istintive, aggressività) ci spinge a compiere scelte, atteggiamenti e comportamenti che, non solo non ci salvaguardano ma, anzi, si rivelano alla fine autolesivi e autodistruttivi. Come il serpente dal muso di porco. Quanti ne conosciamo?

    • caro Pier in questo caso il serpente simula di essere morto e si rialza non appena l’umano si allontana se non si evince dal finale con i puntini e po il termine “geniale ” dovrò scrivere il serpente dal muso di porco 2 anche perchè se l’umano continua a fissarlo lui continua a rimanere stecchito.

      • No, certo Enzo: è un comportamento che vediamo anche in altre classi, ad esempio negli insetti, in certi molluschi, nei pesci .
        Questo “freezing” motorio dovrebbe preservare il rettile, o l’insetto o il pesce, dall’essere aggredito dall’umano – o da altro animale. Altri animali e insetti (la puzzola, la cimice, forse, aggiungerei, anche certi umani) emettono odori nauseabondi per allontanare il potenziale aggressore.
        Animali superiori, ad esempio il cane, offre la pancia: come a dire, sono alla tua mercè, riconosco la tua superiorità, che bisogno c’è di farmi del male?
        Tuttavia, far finta di essere morto, di fronte all’aggressività di un umano, non preserva la serpe – come sai – dal lasciarci, appunto, le scaglie.
        Già che ci sono, aggiungerei una ulteriore riflessione rettiliana: nella nostra vita inurbata non abbiamo certo modo di vedere e frequentare serpenti. Eppure la fobia dei rettili è radicata nel profondo del nostro cervello.
        E’ pressoché istintiva: se vedi un rettile, ancor prima di sapere se è velenoso o no, ci dice il nostro cervello, allontanati, fuggi. E questo, sotto il profilo evolutivo, è parecchio interessante (pensando ai secoli trascorsi durante i quali i morsi da serpente erano certamente più frequenti).

  3. si! siamo in molti ad avere simili reazioni. è la paura di mostrare le proprie piume o scaglie ad un possibile immaginario AGRESSORE prodotto della FORESTA SOCIETA’? (scrivo da non addetta ai lavori)? PAURA di quale agressione? Cosa è paura ….e qui ci riallacciamo al panico de sucessivo articolo.

  4. mi sono proprio divertita a leggere i loro commenti!!!!!!

  5. Credo sia necessario chiarire, Cari Amici, che il serpente con il muso di porco,compare per la prima volta nella foresta primordiale in cui il “creatore”
    pose il primo uomo e la “primadonna”.
    Ménage a trois ,quindi,fin dall’inizio.
    Questa notizia che non compare nella Bibbia ufficializzata dopo l’avvento della scrittura, fu comunque riportata oralmente, e anche se scaratata dai documenti canonici, è leggibile metaforicamente nel “Poema di Ur ” .
    Il terrore per l’uomo ( attenti, non per la donna!) da parte del serpente con il muso di porco,ipotizzano i testi, è dovuto alla violenza con cui “adamo” lo costrinse a mangiare una mela. Lui che era nato per nutrirsi di topoline.

  6. Aggiungo che in alcuni miti antichissimi compare il serpente con il muso di porco.
    Nel mito del diluvio universale , dove il serpente con il muso di porco viene escluso dall’ “arca” perché sorpreso a flirtare con la figlia di Noè .
    Nel racconto mitico originale del viaggio di Odisseo, la maga trasforma i compagni del “grande ingannatore” in serpenti con il viso di porco,semplicemente privandoli della corteccia cerebrale.Se ne nutriva in abbondanza in occasione di rituali magici. Per indurre la trance e avere le “visioni”, in mancanza della “polvere”, la parte nobile del cervello umano funzionava benissimo. Perché non provare ?

  7. sono maledettamente affezionata alla mia “parte nobile”(vedi corteccia cerebrale) impedirò a chiunque di provare! non conosco il” Poema di Ur”….cos’è?

    • Ur era ( dico era perché restano le rovine)una delle città più antiche del mondo, vicino alla foce dell’Eufrate . Ricca e piena di vita quasi 7000 anni fa.
      Abramo era un abitante di Ur.
      Intorno al 3° millennio a.c. qualcuno, pratico di uno dei primi alfabeti ,incominciò a scrivere i racconti delle epopee degli Amorriti, dei Guti e degli Accadi e altri popoli che freneticamente si agitavano nella zona.Il poema di Ur. L’insieme di questi avvenimenti servì per l’estenore del poema di
      Ghilgamesh ,che è precedente alla Bibbia.
      Il serpente dal muso di porco compare sotto le spoglie di un animale mitico
      mezzo serpente e mezzo uomo. Ecco perché ho detto “metaforicamente.
      Che gli dei di ur ci proteggano!

  8. cari amici vi ringrazio per i commenti sagaci , colti ed intelligenti in relazione al mio racconto sul serpente dal muso di porco. Nei prossimi giorni vi racconterò la storia del toxoplasma e ne vedremo delle belle se infatti la strategia del serpente è geniale quella del toxoplasma supera ogni immaginazione !

  9. deve essere interessante e divertente – attendiamo curiosi

  10. mi ha incuriosito la città di Ur,andro’ a curiosare in biblioteca

  11. Stia molto attenta quando incomincerà a curiosare nella città di Ur.
    E’ piena di trappole, di messaggi cifrati e luoghi ancora inesplorati.
    E’ abbastanza ambigua per addentrarsi nei misteri di Ur ? Si guardi allo specchio e si interroghi con sincerità.

    Aspetto con impazienza di avere notizie sul toxoplasma ,caro dott. Soresi .
    Quel termine “toxo” allude al veleno? E perché il termine latino venenum deriva da Venus ?

  12. non sono anbigua, nè particolarmente intelligente,nè ho studi classici alle spalle – mi sono guardata allo specchio: sono curiosa e lineare- molte cose non le capirò- quindi NON corro pericoli.
    e poi ………… c’è anche curiosità per mister toxoplasma

    • Siamo tutti ambigui . Perché la natura è ambigua. Non è questione di studi classici. La mia età avanzata mi ha consentito di leggtere molto . La nostra protettrice LA MEMORIA” ci consente di accumulare e selezionare gli elementi essenziali di ciò che leggiamo.
      Il serpente è ambiguo . Là dove dalla preistoria alla Grecia preclassica sono nati i miti, quelli relativi ai serpenti lo vedono come ” guaritore” ma anche come ” divoratore”. Ha paura dell’uomo e l’uomo ha paura di lui.
      Forse ha ragione Goethe nel suo racconto-enigma “Il serpente verde” quando dice”bisogna che la forza,nell’uomo che si dedica alla scienza del mondo esteriore cessi di essere un fine a se stesso,ma si sacrifichi per andare aldilà delle apparenze”. Chi è il serpente con il viso di porco, aldilà delle apparenze superficiali ?

  13. chapeau !!!!!!! sono tutti commenti interessantissimi, ma al di sopra della mia capacità di replica……
    rimango in ascolto interessatissima (sto imparando molto) però.

    • Gentile mgrodari, non esageri dicendo che è alo di sopra della sua capacità di replica… Lei usa la tecnica del silenzio che è la lezione dei saggi.
      Eccezionale la toxoplasmosi , caro Enzo! Raffinato il suo sistema di sopravvivenza. Il comportamento fraudolento e ingannevole per avere successo è esteso dalle piante all’uomo. La menzogna come stratagemma per il successo riproduttivo e…per non pagare il dazio e sfuggire alll’agenzia delle entrate ! L’inganno,una strategia naturale che noi abbiamo perfezionato .
      Mentire e ingannare funziona sempre. Riusciamo persino a ingannare noi stessi. Siamo così bravi da dare a noi stessi l’impressione della sincerità.
      La prossima volta ti parlerò della “ofride azzurra”,una pianta che si traveste da animale. Anche qui “travestiti “.

  14. E veniamo all’ OFRIDE AZZORRA. Un tipo di orchidea i cui fiori assomigliano in tutto alle femmine delle vespe dell’area in cui vivono.
    Il fiore produce anche un cocktail chimico del tutto simile ai ferormoni emessi dalle femmine per attirare i maschi.
    Questi segnali visivi e olfattivi trattengono a lungo i maschi sul fiore ,per cui sui loro corpi si attacca un carico robusto di polline,Quando poi volano su un’altra orchidea camuffata da femmina, il gioco è fatto.Durante la milionaria storia delle piante, questo inganno ha consentito a questo tipo di orchidea di trasmettere più velocemente i propri geni rispetto a quelle piante che non avevano segnali per attirare i maschi, e quindi di affermarsi.
    L’inganno come geniale passaporto per il successo.
    Anche tra i fiori le femmine possono essere virtuali !

  15. quello che non perdono a mr toxoplasma è di insinuarsi nel cervello del topo e alterarne gli istinti,non so quale parte di esso tocchi o quele “filamento”. Il risultato: gli toglie l’istinto di sopravvivenza per accoccolarsi in ambiente ” VIP”. Che la mia antipatia dipenda dal fattore invidia?(vedi miss Toxoplasma fallita? ……. Ma!!!

  16. i segnali visivi e olfattivi dell’OFRIDE AZZURRA sono finalizzati alla riproduzione semmplicemente. Ingannano ma NON ALTERANO facolta mentali spingendo al “suicidio”. Mr Toxoplasma vive, vegeta, si riproduce nelle fogne e distrugge il cervello di un altro essere vivente per albergare nell’uomo. Questo se ho capito bene.

    • Ma non è finita qui il subdolo toxo non solo gioca con il cervello del topo per entrare nel gatto e riprodursi ma punta le donne gravide e le fa abortire o generare bimbi malformati in altre parole tende ad eliminare con cinismo l’homo sapiens dalla faccia della terra. La qualcosa dovrebbe farci riflettere.

  17. non è per sopravvivere che distrugge ma per fine. Noi non rappresentiamo un pericolo. Mr Toxo distrugge piu’ speci viventi- una futura specie egemone è il suo fine? – è un equilibratore del sistema? (viva il serpente dal muso di porco)

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