Pochi mesi fa al palazzo delle Stelline in corso Magenta a Milano davanti alla splendida basilica delle Grazie ove è conservato il capolavoro di Leonardo da Vinci ho partecipato ad un congresso incentrato sull’invecchiamento cerebrale organizzato dall’Istituto Auxologico da anni sperimentato nell’organizzare questo tipo di convegni sul cervello e le sue meraviglie.
La prima osservazione interessante è che l’invecchiamento è un fenomeno entropico per cui negli animali quanto più è alto il metabolismo per unità di peso corporeo tanto più breve è la vita…
Per quanto riguarda il cervello di noi umani dopo i 65 anni, ahimè , il cervello perde peso ma non per la perdita di neuroni bensì per la riduzione di volume di questi. La massima perdita di volume del cervello, che si aggira intorno al 10 % dopo i 60 anni , avviene a carico dei lobi frontali “ new entry “ della evoluzione dell’homo sapiens. Fra noi ed i primati infatti la differenza sostanziale del cervello è proprio nel maggiore sviluppo dei lobi frontali avvenuto nell’uomo rispetto alle scimmie e condizionato dall ’evoluzione culturale.
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