Christopher Mellon non è un visionario né un mitomane. È stato vicesegretario alla difesa degli Stati Uniti per l’intelligence e in seguito per la sicurezza e le attività informatiche. Scrittore, imprenditore, formatosi alla Yale University, discendente della facoltosa famiglia Mellon (da cui l’omonima banca), Mellon fa parte della “The Stars Academy of Arts and Science”, assieme a personaggi fortemente accumunati dall’interesse per i fenomeni anomali, in particolare UFO, come l’artista, cantante, scrittore Tom DeLonge, il fisico Harold Puthoff (molto noto nell’ambiente parapsicologico perché diresse un programma di ricerca sulla “remote viewing” per la CIA), l’ex militare ufficiale dell’intelligence Luis Elizondo. Solo per citarne alcuni.
Tutti costoro stanno facendo pressione pubblica per ottenere dichiarazioni ufficiali sul fenomeno UFO. Tornando a Christopher Mellon, in un suo recente intervento sul “Washington Post” ha scritto: «Nessuno vuole essere “il ragazzo alieno” nella burocrazia della sicurezza nazionale; nessuno vuole essere ridicolizzato o emarginato per attirare l’attenzione sulla questione. Se l’origine di questi aerei è un mistero, così lo è anche la paralisi del governo degli Stati Uniti di fronte a tali prove». Ma Mellon si spinge ancora più in là, rispetto al problema della sicurezza nazionale: «Se questi velivoli non sono realmente della Terra, allora il bisogno di capire cosa sono è ancora più urgente».
Sarà urgente per Mellon e per i suoi soci di “The Stars Academy of Arts and Science” (qualcuno lo critica perché tale organizzazione vive di donazioni personali, quindi deve fare pubblicità e marketing), per tutti gli ufofili, ma in realtà da decenni i governi hanno compreso che gli UFO (almeno quelli non “spiegabili” con fenomeni naturali o mezzi terrestri) non costituiscono un problema per la sicurezza nazionale dei vari paesi.
Quindi: perché investirci tempo e denaro per capire cosa sono? Da cui il rilascio dei documenti ufficiali dei vari paesi riguardo gli UFO. Come a dire: “Vedete? Qualsiasi cosa siano, non ci fanno nulla di male, lasciamoli scorrazzare liberamente come, quando e dove vogliono”. In aggiunta: perché non lasciare ad ognuno le proprie conclusioni, il proprio alieno gusto per il mistero? E alla fin fine, il mistero personale si alimenta e si autoriproduce nel tempo. Una risposta chiusa, definitiva, genera solo delusione, agitazione e problemi. Meglio lasciare il mistero. In fondo, tutte le religioni, ma pure la religione del nostro tempo, il complottismo, si basano proprio su questo.
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