Tra le moderne fissazioni salutistiche va aggiunta la “micotossicosi”. La muffa nera cattiva. «La muffa nera visibile negli appartamenti e negli edifici può portare a vaghi e soggettivi sintomi di perdita di memoria, incapacità di concentrarsi, stanchezza e mal di testa che sono stati segnalati da persone che hanno erroneamente creduto di soffrire di “micotossicosi”», come dice un recente articolo scientifico. Cioè: certa gente pensa di avere questi sintomi a causa della muffa nera cattiva nell’ambiente in cui vive o lavora. Sulla terra si stima che esistano milioni di tipi di muffe. Si parla tanto del microbioma intestinale, o di altre parti del corpo, ma esiste pure un microbioma degli edifici, delle case (muffe, funghi, batteri) che convive con noi. Tutti questi microrganismi convivono con noi da milioni di anni e non sono di per sé tossici, tranne che in certe circostanze. Ad esempio nei casi di cosiddetta “edilizia malata” (per esempio, il fungo aspergillo o il batterio Legionella, entrami dannosi per l’apparato respiratorio) o di deficit delle difese immunitarie, per altre malattie, del nostro corpo. Ma, generalmente, «gli esseri umani non sono esposti a micotossine sufficienti per sviluppare la malattia, a meno che non consumino quantità tossiche di micotossine o che siano esposti a intense tempeste di polveri organiche».
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