Il seguente post è di Enzo Soresi.
Il nostro libro “Guarire con la nuova medicina integrata” edito da pochi mesi, racconta, tra l’altro, la lotta di Ulisse, pseudonimo di un mio paziente, contro il suo mesotelioma o tumore pleurico. Il libro racconta, dietro sua autorizzazione, di come sia stato possibile da parte di Ulisse combattere con tutte le armi possibili contro questa severa malattia neoplastica a prognosi infausta e come grazie alla sua resilienza la sua qualità di vita in questi 6 anni sia stata sempre soddisfacente. L’epilogo del libro è interlocutorio in quanto a maggio del 2012 il tumore sembra riproporsi con maggiore aggressività e le armi a disposizione in teoria esaurite.
Rimane come ultima chance la Burzynski Clinic di Houston a cui Ulisse si era rivolto inviando i preparati istopatologici per ulteriori ricerche che potessero fare sperare in qualche nuovo approccio terapeutico. Ad agosto Ulisse si è recato personalmente a Houston e lì dopo ulteriori esami ha iniziato una nuova terapia con due nuovi prodotti biologici assunti per bocca ed identificati grazie a queste nuove ricerche.
Tornato in Italia, su mio consiglio, ha ripreso una chemioterapia con Alimta ed Avastin ed il risultato dopo complessivi tre mesi di terapia è stato quello di una buona regressione del tumore diagnosticata dalla PET. Ora, su suggerimento dei colleghi americani, viene proposta un nuovo tipo di chemioterapia sempre associata ad anticorpi monoclonali, ma arrivano le vacanze di Natale ed Ulisse sembra stanco di lottare. Tutte queste terapie infatti lo hanno affaticato ed il suo desiderio sarebbe quello di fare una lunga pausa per dare respiro al suo sistema immunitario. Come terapia di supporto mantiene i peptidi preparati dal professor Smith, ed è sulla base di questi e del vischio sottocute che si potrà prendere una giusta pausa da terapie aggressive.
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